di Enzo Bonaiuto  

“Una ammissione necessaria e dovuta: gli Stati Uniti non potevano fare altrimenti, la Difesa Usa non poteva certo smentire la sua Marina militare…”. La scelta del Pentagono di autorizzare ufficialmente la divulgazione di tre video, peraltro già ampiamente diffusi, in cui compaiono degli Ufo, oggetti non identificati – o Uap come nella nuova seppure meno diffusa terminologia, fenomeni aerei non identificati – inseguiti da tre velivoli decollati da una portaerei Usa in manovra, viene spiegata all’AdnKronos come “decisione obbligata” da Roberto Pinotti, fondatore e presidente del Cun, il Centro Ufologico nazionale che risale al 1967, il quarto più antico al mondo. “Ora c’è l’imprimatur – afferma Pinotti – Ma dopo tutte le valutazioni scientifiche, fatte sia in campo militare che civile, era già stato confermato che in quei video si trattava di Ufo. La cosa che cambia, in prospettiva, è semmai l’invito ai piloti militari a fare ogni volta rapporto e riferire in maniera assolutamente diligente questi avvistamenti o intercettazioni, mentre prima c’era una copertura totale sull’argomento da tutti i governi Usa, per cui i piloti sia militari che civili non si azzardavano più a fare rapporti, per non doversi sottoporre a check e valutazioni di diverso tipo, anche psicologiche: insomma, una perdita secca in termini di soldi e una bella ‘rogna’ che un po’ tutti, non solo quelli americani, preferivano evitare…”. 

Ma perché questa difficoltà o ritrosia anche solo ad affrontare l’argomento? “Beh, è presto spiegabile – risponde Roberto Pinotti – Nel momento in cui ci fosse l’ammissione non solo che gli Ufo, che sono soltanto macchine pur in grado di fare cose per noi assurde, esistono, ma che esistono altri esseri viventi che per il semplice fatto di averli ideati e di essere riusciti a inviarli fin qui da noi, sulla Terra, sono per ciò stesso molto più progrediti dell’umanità”. 

Questa ammissione, sottolinea il fondatore e presidente del Cun, Centro Ufologico nazionale, “ribalterebbe e ‘detronizzerebbe’ l’uomo che si pone e si sente al centro dell’Universo.La realtà apparirebbe con occhi assolutamente diversi, innescando reazioni psicologiche e sociologiche imprevedibili, anche irrazionali e incontrollabili, dunque pericolose per qualunque potere. Molto più comodo smentire e negare…”.