“Siamo pronti a fare la nostra parte, noi vogliamo dare una mano agli italiani. Il Parlamento non decide niente, qui ci sono quattro persone che si chiudono dentro una stanza e decidono della libertà, del destino, dei diritti fondamentali di milioni di persone. Il Parlamento non vota su nulla, la fase due si deve votare in Parlamento”. Lo dice Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, durante un sit in di fronte palazzo Chigi con i parlamentari e i consiglieri regionali del Lazio del partito. 

“E penso che il Parlamento -aggiunge- sarebbe più ragionevole su tante questioni. Noi vogliamo fare la nostra parte, ma qualcuno deve darci la possibilità di contribuire ad aiutare la nostra nazione, perché non resteremo a guardare mentre centinaia di migliaia di persone rischiano il futuro, rischiano tutto quello che hanno costruito durante la loro vita”.  

“Lo Stato” deve “stabilire le regole che consentono le riaperture, si assuma le sue responsabilità, il governo dica questi sono i protocolli per impedire il contagio: chi si adegua riapre, non riaprono alcuni sì alcuni no sulla base di codici, perché la gente, le persone, le storie, le attività non sono codici, sono storie, sono persone, sono vite”, rimarca Meloni. 

“Non siamo d’accordo -dice- su come si sta gestendo la fase due, la cosiddetta ripartenza che ripartenza non è; non siamo d’accordo sul fatto che si debba riaprire per settori: ma chi stabilisce che devi avere un futuro sulla base del codice che accompagna la tua attività? Chi stabilisce che interi settori debbano morire per decreto, che debbano rischiare di non riaprire più?”.