Il dl aprile rischia di diventare decreto maggio. A quanto apprende l’Adnkronos, il dl potrebbe infatti slittare e non far capolino nel Cdm in programma giovedì -ultimo giorno del mese- come da attese. Al suo posto, all’ordine del giorno potrebbe figurare la stretta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulle scarcerazioni, che punta a coinvolgere la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo per evitare da ora in poi nuovi ‘casi Zagaria’, nonché la proroga per l’entrata in vigore della riforma sulle intercettazioni.
E’ dunque corsa contro il tempo per il decreto aprile, che il governo vorrebbe chiudere entro il mese corrente, in coerenza con il rifinanziamento di alcune misure principe introdotte con il ‘Cura Italia’. Dietro i ritardi, spiegano fonti di governo, ci sarebbe il lavoro sul Def, che ha rallentato quelli sul nuovo decreto, ma anche alcuni nodi da sbrogliare e che sono ancora sul tavolo. Raggiunta l’intesa sui numeri -si tratta di un decreto monstre di 55 miliardi- resta aperta la partita su molte ‘voci’ che ne costituiranno l’ossatura, tra tutte il reddito di emergenza, con i 5 Stelle che premono per potenziarlo e Iv che frena, e le misure per le famiglie, che faticano a trovare spazio nel decreto.