“Sono 17391 i positivi, 162 più di ieri. Tuttavia, spesso ci si concentra sul numero dei contagiati, non in realtà un grande indicatore. Il vero tema sono i ricoverati, coloro che sono nelle terapie intensive. Lo screening e la ricerca del positivo è direttamente proporzionale al numero dei tamponi che vengono effettuati. I ricoverati sono 1234, 55 in meno rispetto a ieri, 8722 le persone in isolamento, 129 le terapie intensive, una in meno rispetto a ieri, i dimessi sono 2435, 63 in più rispetto a ieri e in numero maggiore rispetto ai ricoverati. I morti sono 1053 negli ospedali, 27 in più, 1288 in totale”. E’ il bollettino annunciato in diretta Facebook dal governatore della Regione Veneto Luca Zaia.
“Resta la pressione e l’apprensione rispetto alla possibilità che ci possa reinfettare in maniera importante. E’ una fase di convivenza che dobbiamo affrontare con responsabilità, con molta lucidità, sapendo che atti eroici possono diventare pericolosi”, continua il governatore. “Abbiamo sempre preoccupazione del fatto che molti possano interpretare gli ultimi provvedimenti in direzione di una liberazione totale. Non sarà così. Conviveremo ancora con la mascherina, con il distanziamento sociale, il liquido igienizzante per le mani, i guanti, con comportamenti che diventeranno ordinari. E’ fondamentale la collaborazione di tutti in questa fase”.
Poi le regole della ripartenza: “L’uscita di casa si fa individualmente. I cibi da asporto si prenotano on line o al telefono, si esce da casa da soli, si ritira e si torna a casa a consumare, non in strada. Fino al 4 maggio sarà così”.
“Attendiamo le linee guida, ma sappiamo che la mascherina salva la vita. Dei diecimila medici degli ospedali testati, dove il distanziamento sociale era zero coi pazienti, solo l’1,3% è stato contagiato. Questo grazie ai dispositivi, alle mascherine”, ha detto ancora Zaia rispetto al possibile obbligo dell’uso della mascherina.