“Noi siamo avviliti, non ci sentiamo eroi. Ci siamo semplicemente messi a disposizione del bisogno di salute collettiva e lo abbiamo fatto né considerando le nostre esigenze né tantomeno quella grave disorganizzazione in cui ci siamo trovati costretti ad operare”. Così Antonio De Palma, presidente sindacato infermieri Nursing up, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.  

In questo periodo di emergenza, ricorda De Palma, “gli infermieri hanno garantito turni di 30 ore di servizio continuativi sostenendo il peso di tutti i dispositivi di protezione” e soprattutto, “hanno sopportato questo rapporto con la morte così diretto e frequente”. In questo periodo, “gli infermieri hanno avuto il ruolo anche di ultimo confidente”, sottolinea De Palma, spiegando che “l’infermiere è il professionista che prende in carico 24h su 24h il paziente; vive nello stesso ambiente e questo incide anche sui rischi”.  

Noi infermieri hanno “abbiamo messo a rischio la nostra vita per la salute collettiva e purtroppo oggi siamo costretti a denunciare che la disorganizzazione che ha caratterizzato questo periodo di emergenza permane. Tanto che noi acclamati eroi, ma ripeto abbiamo fatto solo il nostro dovere, non veniamo considerati e rispettati”.  

Il problema è anche lo stipendio: “punto gravissimo e dolente. Ci sono colleghi tedeschi che prendono 2580 euro al mese noi siamo il fanalino di coda e questo paradossalmente rispetto alla nostra formazione”. I nostri infermieri, spiega De Palma, “sono costretti a scappare dall’Italia perché l’Italia non ci valorizza. Il nostro stipendio medio è di 1400 euro al mese e questo grida vendetta”.  

E non solo. “Un’ora del nostro sacrificio, della nostra professionalità notturna, dalle 10 alle 6 del mattino, vale 2,74 euro lordi non si parla neanche di un paese del terzo mondo. Ma com è possibile che questa nostra classe politica può non si rende conto che bisogna intervenire?” 

“Un infermiere tedesco guadagna tra 2500 2700 euro ma l’elemento fondamentale è il tasso di compensazione dello stipendio rispetto al costo della vita. Mentre in Italia uno stipendio di un infermiere compensa il costo della vita per il 40%, un infermiere tedesco prende uno stipendio che compensa per l’83%” aggiunge De Palma che conclude: “abbiamo preavvisato una mobilitazione speriamo di ottenere delle risposte concrete”.