di Silvia MancinelliI carabinieri di Cisterna di Latina e di Aprilia hanno eseguito, alle prime ore dell’alba, otto ordinanze di custodia cautelare, a carico di presunti componenti di un gruppo criminale attivo a Cisterna. Il gruppo, come emerso dalle indagini dei carabinieri, è dedito allo smercio di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, e a operazioni di recupero crediti a carattere estorsivo.
Tra le otto persone destinatarie delle misure cautelari c’è anche il padre di Desirée Mariottini, la 16enne romana trovata senza vita in uno stabile abbandonato del quartiere San Lorenzo di Roma il 19 novembre 2018. Gianluca Zuncheddu, che fino a lunedì scorso sulla sua pagina Facebook lasciava messaggi d’amore alla figlia morta per un mix di farmaci e droga dopo esser stata ripetutamente stuprata, è dunque tra i cinque rinchiusi oggi nel carcere di Latina. Uno degli otto era già recluso, sempre per droga, altri due, invece, sono ai domiciliari.
Secondo le indagini che questa mattina hanno portato al suo arresto, Gianluca Zuncheddu sarebbe l’organizzatore dello spaccio di stupefacenti nel territorio di Cisterna di Latina. Da febbraio ad agosto del 2018, due mesi prima che la figlia Desirée venisse trovata senza vita, avrebbe gestito personalmente la consegna a domicilio della droga, cocaina soprattutto ma anche hashish e marijuana, ai soli clienti fidati dei quali prendeva le “ordinazioni” per telefono. A quel punto incaricava due pusher di portare la merce ai destinatari e, una volta portato a termine il servizio, li stipendiava.