Mentre il diesel registra una diminuzione delle immatricolazioni a doppia cifra, -23% rispetto all’anno scorso, e calano anche le vetture a benzina (-3%), la mobilità elettrica avanza con una costante ascesa in tutto il mondo. Per quanto riguarda il mercato automotive in generale, nonostante gli incentivi, i valori di inizio 2020 restituiscono una condizione di stallo, in cui il crollo della domanda da parte dei privati riduce il numero delle immatricolazioni del 13,9%. La perdita, in termini di quota di mercato, si attesta sui 5,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La vera riscossa è la crescita dell’82% (gennaio 2020 rispetto allo stesso mese del 2019) del numero di immatricolazioni delle auto ibride intese nella totalità di gamma che giungono a rappresentare il 10% del mercato (a gennaio 2019 si attestava sul 5,2%). Ancora meglio per le auto elettriche “pure”: +586,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con 1.943 unità (nel 2019 erano appena 283). Le immatricolazioni totali di veicoli elettrici registrate nel 2018 sono 4.496, un numero più che raddoppiato nel 2019 con circa 10.000 immatricolazioni (+ 123%, numeri gennaio su gennaio).
E’ quanto emerge dalla quarta edizione del white paper “La mobilità sostenibile e veicoli elettrici” realizzato da Repower, secondo il quale i veicoli elettrici per il trasporto di persone hanno globalmente superato 5 milioni di unità, con una quota di oltre 2 milioni di vendite annue, con mercati di riferimento Cina, Europa, Stati Uniti e Giappone che rappresentano oltre il 96% delle vendite.
In particolare, la Svezia ha registrato un +50,8% (12.604 unità), la Francia un +31,7% (con 19.112 unità), il Regno Unito +64.1% (24.722 unità), i Paesi Bassi +182,4% (con 33.212 unità quasi la totalità delle nuove immatricolazioni sono full electric), con la Germania che fa la parte del leone nei numeri assoluti: ben 34.297 (+97%) auto elettriche immatricolate l’ultimo mese dell’anno.
Per quanto riguarda il numero di punti di ricarica, lungo tutto lo Stivale sono stati installati fino ad oggi circa 8.200 punti di ricarica, Auto, bici, scooter non più di proprietà ma condivisi. In aumento l’offerta ‘sharing’ in Italia che, prima dell’emergenza coronavirus, è arrivata a coinvolgere oltre 5 milioni di italiani (1 milione in più in 2 anni). I servizi attivi, tra car sharing, scooter sharing, car pooling, bike sharing, superano le 360 unità, per ben 33 milioni di spostamenti, con una media di 60 al minuto.